Trattamento Antitarlo Sedie e Mobili

Ecco chi divora le tue sedie e i tuoi mobili

DOVE SI ANNIDANO, COME RICONOSCERLI E
COME DISINFESTARLI

Il legno è uno dei materiali da costruzione più importante nelle case. Infatti, viene impiegato come mobile, componente di montaggio o come rivestimento per pareti o pavimenti. In altre zone della casa invece, come per esempio l’orditura del tetto, il legno non può essere sostituito con un materiale alternativo. Eppure, il materiale è anche preso di mira dai parassiti. Se si annidano e iniziano a rodere, questo può comportare conseguenze fatali. Quanto prima viene scoperta un’infestazione, meglio è. Il legname invecchiato di oltre 60 anni non è più esposto a rischio di infestazione. Dopo questo periodo, l’assenza dell’umidità residua, dei profumi e degli aromi fa in modo che i parassiti non prendano più di mira il legno. Qual è il tipo d’infestazione più riscontrato da noi? Questi organismi che si nutrono del legno li possiamo trovare sia negli edifici che all’aria aperta, ecco perché vengono chiamati “xilofagi”.

Si tratta di due diversi gruppi di organismi viventi:

1. insetti xilofagi  2. funghi xilofagi

I parassiti del legno (infestanti del legno) si possono distinguere in infestanti del legno fresco e infestanti del legno secco. Per proteggere il materiale dai parassiti del legno la protezione costruttiva spesso non aiuta molto. Infatti, sono utili solo i prodotti antitarlo (come per es. i sali di boro). Per quanto riguarda il legno infestato, si dovrebbe individuare la capacità di portata del legno e verificare se gli infestanti del legno ci siano ancora.

GLI INFESTANTI DEL LEGNO FRESCO hanno bisogno di un’elevata quantità di umidità del legno per potersi sviluppare. Perciò, attaccano alberi e legname appena abbattuto,non però legname secco già montato. Un’umidificazione a posteriori non basta per un’infestazione.

GLI INFESTANTI DEL LEGNO SECCO possono svilupparsi in condizioni di bassa umidità. Attaccano pertanto il legname montato ed essiccato all’aria, sono i veri insetti distruttori del legname da costruzione.

L’IDENTIFICAZIONE DELL’INFESTAZIONE E METODI DI INDIVIDUAZIONE:

Normalmente si riconosce un’infestazione in base a tre caratteristiche:

Identificazione visibile:

” A ” Fori di uscita nel legno (ovali o rotondi), a seconda del parassita, questo causa piccoli fori quando esce dal legno. Succede nel momento in cui il tarlo diventa un insetto. In questa ultima fase di vita, il parassita non distrugge più il legno, ma si dedica all’accoppiamento ovvero allo scopo della riproduzione.

” B ” Polvere di legno ossia segatura direttamente sotto o sul legno infestato. Per il loro ciclo vitale, i tarli hanno bisogno delle cellulose del legno. La parte povera di sostanze nutritive del legno morsicato viene, a seconda del tipo di insetto, deposto nelle vie laterali o trasportato fuori dal legno attraverso le vie centrali. Attenzione: cambiando le condizioni abitative, per es. variando le temperature, la larva o il verme smettono il nutrimento per un po’ di tempo riprendendolo però dopo alcuni giorni.

” C ” In caso d’infestazione eventuali coleotteri del legno adulti e insetti morti non sono fuori dal comune. L’insetto adulto ha solo il compito di riprodursi. Ecco perché succede spesso che l’insetto, dopo aver assolto questo compito, non riesce più a ritirarsi. Spesso questi insetti si trovano stesi supini.

Identificazione acustica

È quasi impossibile non sentire i rumori provocati dal tarlo mentre si sta nutrendo del legno. Se ci sono più tarli che scavano le gallerie nel legno, ciò può dare fastidio e disturbare il sonno. Come già detto prima, anche in questo caso si deve stare attenti. Senz’altro, i tarli possono interrompere il nutrimento per alcuni giorni. Tuttavia, questo tipo d’identificazione serve a inquadrare la posizione dell’infestazione nonché la sua intensità.

Distruzione del legno

Se si trovano delle gallerie scavate e del legno friabile, si tratta nella maggior parte dei casi di un’infestazione acuta. Spesso, in questo caso il legno non è più stabile e si sbriciola al tatto. Questo stato è particolarmente pericoloso per le travi portanti, ma anche i mobili possono rompersi con queste condizioni.

QUALI SONO LE MISURE CHE USIAMO SECONDO I CASI PER LIBERARCI DAI TARLI:

TRATTAMENTO CHIMICO

Verniciando, la rispettiva sostanza viene applicata sul legno. Oltre al tarlo, il vapore tossico che si crea distrugge anche le larve nascoste nel legno.

TRATTAMENTO CON GAS

Per la disinfestazione dai tarli con gas viene impiegato come gas l’anedrite carbonica o l’azoto allo scopo di privare il tarlo di ossigeno; tale sistema richiede molti giorni d’applicazione, però ha il vantaggio che il mobile non entra in contatto con sostanze tossiche né deve subire calore.

TRATTAMENTO TERMICO

Il trattamento con calore (disinfestazione termica dai parassiti) è un procedimento di ricircolo dell’aria durante il quale le temperature all’interno delle strutture vengono lentamente portate da specifici forni ad aria calda a un valore compreso di 55°C. Questo valore viene manutenuto per oltre 24 ore, affinché i parassiti e le uova deposte vengano davvero distrutte. Il trattamento con calore ovvero la disinfestazione termica avviene ondamentalmente senza l’uso di tossici.

TRATTAMENTO CON RAGGI A MICROONDE

Il trattamento con l’energia del campo elettromagnetico porta all’uccisione di tutti gli organismi nocivi senza recare alcun danno alla sostanza legnosa e all’ambiente. Contrariamente a trattamenti convenzionali termici, il campo elettromagnetico agisce direttamente e esclusivamente sul materiale da trattare e non riscalda l’aria. Gli impianti che generano le onde elettromagnetiche fanno sì che le molecole di acqua negli insetti e nel legno iniziano a vibrare. La movimentazione e la vibrazione delle molecole creano energia termica. In questo modo, il legno viene riscaldato alla temperatura minima richiesta di 56°C e i parassiti del legno (infestanti di legno: scolitidi, teredini e altri tarli, tarlo del legno) muoiono. Inoltre c’è da aggiungere che questo processo di riscaldamento termico del materiale attraverso il campo elettromagnetico avviene più intensivamente laddove c’è più presenza di acqua. Gli organismi (nel nostro caso sono gli insetti) consistono del 70-90% di acqua. Esposti alle onde elettromagnetiche, si riscaldano più intensamente rispetto al legno in cui si sono sviluppati. Questo garantisce una loro completa ed efficace uccisione. L’orientamento dell’influenza del campo elettromagnetico nonché la mobilità dell’impianto stesso conferiscono al trattamento un’efficienza pari al 100%. Inoltre, le onde elettromagnetiche non recano alcun danno all’ambiente, il che vuol dire che nel momento dell’avviamento.

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